Come alterano i neuroni autistici le mutazioni in SHANK2

 

 

DIANE RICHMOND

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XVI – 30 marzo 2019.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Mutazioni eterozigotiche con perdita di funzione in SHANK2 sono associate a disturbi dello spettro dell’autismo (ASD, da autism spectrum disorder), ma non si conoscono bene le alterazioni determinate da questa causa genetica nei neuroni dei bambini affetti. In particolare, ci si è chiesti se oltre la modificazione dei pattern macroscopici caratteristica di questi disturbi, le mutazioni in questo gene alterino specificamente la configurazione strutturale, e conseguentemente la funzione, dei singoli neuroni della corteccia cerebrale. Un altro interrogativo al vaglio della ricerca riguarda la possibilità di alterazioni del trascrittoma nei portatori di alleli SHANK2 mutati.

In uno studio canadese, realizzato con la partecipazione di numerosi ricercatori coordinati da Michael W. Salter e James Ellis, sono stati generati neuroni corticali da cellule staminali pluripotenti indotte, provenienti da donatori affetti da ASD, e studiati in dettaglio con risultati di notevole interesse.

(Zaslavsky K., et al. SHANK2 mutation associated with autism spectrum disorder cause hyperconnectivity of human neurons. Nature Neuroscience - Epub ahead of print doi: 10.1038/s41593-019-0365-8, 2019).

La provenienza degli autori è la seguente: Developmental & Stem Cell Biology Program, The Hospital for Sick Children, Toronto, Ontario (Canada); Neuroscience & Mental Health Program, The Hospital for Sick Children, Toronto, Ontario (Canada); Genetics & Genome Biology Program, The Hospital for Sick Children, Toronto, Ontario (Canada); Department of Molecular Genetics, The University of Toronto, Toronto, Ontario (Canada); McLaughlin Centre, The University of Toronto, Ontario (Canada); Department of Physiology, The University of Toronto, Toronto, Ontario (Canada).

Le proteine di impalcatura SHANK sono importanti organizzatori delle proteine di segnale nel compartimento post-sinaptico dei neuroni eccitatori. Il valore fisiologico di tali polipeptidi strutturali sta diventando chiaro per deduzione, dall’ampio spettro di disturbi neuroevolutivi e neuropsichiatrici associati a varianti SHANK, presenti nei pazienti e assenti nelle persone non affette da disturbi. I fenotipi psichiatrici, inclusi i disturbi dello spettro dell’autismo, sono riprodotti per similarità comparata in numerose linee di topi Shank2 e Shank3. In particolare, le isoforme SHANK2 del topo sono attualmente di ampio impiego nella ricerca sui disturbi neuroevolutivi, e nuove strategie genetiche consentono di affiancare alle tre linee convenzionali di topi Shank2, altre sette linee condizionali[1].

I ricercatori canadesi hanno generato neuroni corticali da staminali pluripotenti indotte derivate da donatori non affetti da disturbi e da pazienti diagnosticati di ASD presso l’Hospital for Sick Children di Toronto. Hanno poi provveduto alla realizzazione di specifiche co-colture per effettuare i saggi di connettività. Nell’ambiente di coltura i neuroni portatori delle mutazioni in SHANK2 e i neuroni di controllo sono stati contrassegnati in maniera differenziata e disseminati insieme con una distribuzione sparsa su un tappeto di cellule nervose di controllo non contrassegnate. In tal modo, è stato possibile confrontare il profilo citologico, e dunque l’anatomia microscopica, delle cellule portatrici della mutazione con perdita di funzione in SHANK2 con la morfologia delle cellule nervose ottenute con la riprogrammazione da donatori sani.

Nelle cellule nervose provenienti dagli affetti da ASD è stata osservata un’aumentata lunghezza dei dendriti, un’accresciuta complessità nello sviluppo strutturale delle arborizzazioni dendritiche, con aumento del loro volume assoluto, e un significativo aumento del numero delle giunzioni sinaptiche. A questo quadro morfologico di iperconnettività del singolo neurone, si è aggiunto il rilievo funzionale, nello studio dell’elettrofisiologia sinaptica, di una più alta frequenza di correnti post-sinaptiche eccitatorie spontanee.

Queste caratteristiche erano fenocopiate dalle cellule nervose knockout gene-edited omozigoti SHANK2 ed eliminate, con ripristino dei caratteri normali dei neuroni di controllo, mediante correzione genica di una mutazione SHANK2 portatrice di ASD.

Kirill Zaslavsky e colleghi hanno esplorato le caratteristiche dell’aumento dimensionale dei dendriti e dell’accresciuta complessità delle loro ramificazioni, sottoponendole agli effetti di fattori noti per la loro azione sui processi della cellula nervosa. L’IGF1, il TG003 e il BDNF determinavano un’esasperazione della crescita dimensionale non fisiologica dei dendriti delle cellule nervose portatrici dell’alterazione di SHANK2, mentre il trattamento con DHPG sopprimeva l’effetto.

L’esame del trascrittoma nei neuroni isogenici SHANK2 ha fatto registrare una perturbazione nei set di geni responsabili della morfogenesi dei neuroni, della fisiologia delle sinapsi e della plasticità, ed ha mostrato anche l’alterazione dei moduli genici dell’ASD.

In sintesi, i risultati di questo studio forniscono evidenze della tendenza, nei disturbi dello spettro dell’autismo associati a SHANK2, ad un’alterazione dei singoli neuroni corticali espressa come iperconnettività aberrante; e poi dimostrano, nel trascrittoma dei neuroni SHANK2 derivati da pazienti affetti da ASD, un allontanamento dal profilo fisiologico di vari set di geni.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Diane Richmond

BM&L-30 marzo 2019

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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[1] Per un approfondimento si veda: Eltokhi A., et al. Distinct Phenotypes of Shank2 Mouse Models Reflect Neuropsychiatric Spectrum Disorders of Human Patients with SHANK2 Variants. Frontiers in Molecular Neuroscience 11: 240, Jul 19, 2018.